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Enrico e sua sorella (2)


di Luke43
04.09.2021    |    21.359    |    1 9.8
"Finiamo di spogliarci e poi ci mettiamo a 69, lui sotto mi lecca la figa in modo sublime, io sopra riesco a ingoiarlo tutto arrivando ad appoggiare il naso..."
Arrivo a casa che è buio ovunque, sono tutti a letto, non riesco ad aspettare domattina: dopo essermi messa in pigiama, senza fare rumore vado in camera di mio fratello e chiudo la porta dietro di me.
- Psss Enrico sei ancora sveglio? Ti devo parlare -
- Mmmhm? Che c’è? -
- Sono preoccupata: stasera mi sono trovata per caso dietro di te in macchina ed ho visto che ti sei fermato da una prostituta! -
- Eri dietro di me? E che ci facevi là? -
- Tornavo a casa dalla festa della Cinzia e ho riconosciuto la tua macchina -
- Ehm… mi sono fermato solo a fare benzina -
- Non sparare cazzate, ho visto che te la sei caricata in auto! -
- Ok, lo ammetto, avevo voglia, sono settimane che mi sono mollato con Maria, non ce la facevo più -
Mi siedo sul bordo del letto, la mia coscia è attaccata al suo fianco, lui è supino sotto le coperte ma la luce della radiosveglia è sufficiente per mostrare un rigonfiamento all’altezza del suo inguine, probabilmente gli sono tornate in mente le labbra di Anna.
- Ma sei matto? Rischi di beccarti delle malattie! -
- Mi sono fatto fare solo un pompino col preservativo! -
- Lo so, ma è comunque meglio evitare -
- Come “lo so”? -
Cacchio mi sono tradita!
- Nel senso… che… lo immagino… -
- Ci hai seguito nella stradina?!? Altrimenti saresti arrivata a casa prima di me! -
- Ho parlato con Anna che mi ha confermato che non avete scopato -
- Te la sei caricata in macchina anche tu? Questa è bella! -
- È vero che era la prima volta a pagamento? -
- Sì, te lo giuro, comunque sono cazzi miei fino a prova contraria -
- No, da oggi il tuo cazzo è mio -
Non so come mi sono uscite di bocca queste parole, ma so che non riesco a trattenermi e comincio ad accarezzare il suo pisello sempre più turgido da sopra la coperta, lui rimane ammutolito.
- Mi ha detto che l’hai chiamata col mio nome mentre stavi venendo, porco che non sei altro… -
- Così mi fai arrapare di brutto Laura, stiamo superando il punto di non ritorno… -
- Io non voglio tornare indietro… sì, vi ho seguiti e poi spiati mentre te lo succhiava e mi sono masturbata là in macchina, mi sa che siamo venuti nello stesso momento… anche se a distanza… -
- Che zoccola che sei… dai prendimelo in bocca! - mi incita togliendosi le coperte e le mutande.
Appena me lo trovo davanti impettito come un soldato sull’attenti, mi fiondo a succhiarlo con ingordigia, lui ansima preso dal godimento e con le mani mi strizza le tette, facendomi bagnare ancora di più.
Finiamo di spogliarci e poi ci mettiamo a 69, lui sotto mi lecca la figa in modo sublime, io sopra riesco a ingoiarlo tutto arrivando ad appoggiare il naso sui suoi coglioni gonfi di sperma.
- Lauraaa sto per venireee… continua cosììì che ti sborro in golaaa… -
I primi schizzi che escono dal suo cazzo accendono il mio orgasmo e così ci ritroviamo entrambi a tremare di godimento per parecchi secondi.
Mi giro e vado a sdraiarmi affianco a lui, lui mi abbraccia e io lo bacio condividendo il suo seme.
- Adesso torno in camera mia che è tardi, da domani invece di andare a puttane se vuoi fare sesso puoi pagare me che ho bisogno di soldi per le vacanze di quest’estate -
- Stai scherzando? -
- No… mi sono eccitata tantissimo a vedere Anna spompinarti a pagamento e voglio farlo anch’io: 10 euro per una sega, 20 per i pompini e 30 per le scopate, ovviamente senza preservativo tanto prendo la pillola… che ne dici? -
- Ci sto! -
- E per 50 euro ti do anche il culetto -
- Daiii… vai via che mi sta tornando duro!!! -

La mattina dopo scendo per fare colazione, trovo Enrico che la sta preparando, i nostri genitori stranamente sono ancora a letto.
- Buon sabato Rik - lo saluto facendogli l’occhiolino.
- Ciao Laura - mi sorride beffardo squadrandomi con libidine.
- Mi servono 10 euro che dopo devo andare in edicola - gli annuncio avvicinandomi a lui da dietro.
E gli tiro fuori il cazzo barzotto dai boxer cominciando a fargli una sega.
Lui riesce a malapena a dire “va bene” prima di socchiudere gli occhi e appoggiarsi con entrambe le mani al pensile mentre io gli smanaccio impaziente il pisello di fronte al lavello.
- Ohhh che bellooo… sei brava anche con la mano oltre che con la bocca… -
- Dai muoviti a sborrare che se arrivano mamma o papà siamo fritti… -
Accelero il ritmo, ora la sega è diventata furiosa, mi sto divertendo da matti, lui cala il braccio sinistro e mi palpa il culo, arriva anche a solleticarmi il buchetto da sopra il pigiama, mi sa che ci sono altri 50 euro in arrivo a breve…
- Così vengo primaaa… - si giustifica.
Ormai non ce la fa più, sento che sta per capitolare, gli dò gli ultimi colpi e mentre mi strizza forte la chiappa sinistra inizia a sborrare nel lavello, dalla sua cappellona fremente partono una decina di schizzi.
- Ma quanta ne hai nelle palle? Questa è la terza venuta da ieri sera! -
- Ti ho detto che non ce la facevo più… -
Fa appena in tempo a tirarsi su i pantaloni che entra in cucina nostra madre e lo raggiunge davanti al lavello.
- Vi siete fatti i toast ieri sera quando siete tornati che i piatti sporchi sono pieni di maionese? -


continua…


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